Legge di stabilità 2017: via libera al disegno di legge con alcune novità

Il 15/10/2016, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 (Legge di Stabilità 2017) e per il triennio 2017-2019. La manovra vale 27 miliardi di euro e si compone del disegno di legge di Bilancio e di un decreto legge con misure di particolare urgenza, tra le quali l’avvio del processo di chiusura di Equitalia. I punti principali del provvedimento riguardano:

  • proroga del super-ammortamento del 140% sull’acquisto di beni strumentali e l’iperammortamento, cioè una maggiorazione dell’ammortamento al 250% sull’acquisto di beni strumentali e immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.
  • 1 miliardo di euro al Fondo di Garanzia per le PMI e proroga della cosiddetta “Nuova Sabatini”, nonché misure di sostegno alle start-up innovative.
  • per il triennio 2017-2019 abolita l’Irpef agricola: i redditi dominicali e agricoli non concorrono cioè alla base imponibile Irpef di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Per gli agricoltori under 40 è prevista la decontribuzione.
  • il reddito d’impresa degli imprenditori persone fisiche viene assoggettato all’aliquota Iri del 24%.
  • l’anticipo pensionistico (Ape) ai lavoratori con almeno 63 anni e a 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia. Potranno accedere all’Ape sociale i lavoratori con almeno 30 anni di contributi se disoccupati, invalidi o con di parenti 1° grado con disabilità grave oppure per con 36 anni di contributi in lavori “pesanti”. Potranno accedere all’Ape volontaria i lavoratori con 20 anni di contributi versati.
  • 4,5 miliardi di euro per la ricostruzione di Accumoli, Amatrice, Arquata e degli altri territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016.
  • 3 miliardi di euro in tre anni per bonus dedicati alle ristrutturazioni edilizie (anche per condomini e alberghi), per il contrasto al dissesto idrogeologico e per l’edilizia scolastica. Previsto il potenziamento di quelli per la riqualificazione energetica e per gli adeguamenti antisismici.
  • investimenti pubblici per 12 miliardi di euro aggiuntivi in tre anni per infrastrutture, ambiente e attività produttive.
  • 2,4 miliardi di euro per il recupero delle periferie (120 i progetti presentati al bando periferie).
  • 1,9 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti nella pubblica amministrazione, per le retribuzioni di forze armate, dei corpi di polizia e per nuove assunzioni.